Sono proprietario di un appartamento inserito in uno stabile di 15 condomini.
Stanno pensando di aderire ai vari bonus previsti dallo stato al 110%.
Personalmente non sono d’accordo per una serie di fondati motivi. 
Come posso oppormi?


Sul punto, la legge (D.L. “Rilancio” n. 34 del 19 maggio 2020) stabilisce le maggioranze necessarie al fine di permettere alla compagine condominiale di approvare o meno i lavori. Invero, le deliberazioni dell’assemblea del Condominio aventi ad oggetto l’approvazione degli interventi che rientrano nel Superbonus 110% sono valide se approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell’edificio. Si tratta, quindi, di una maggioranza “molto semplice” prevista appositamente per favorire detta tipologia di lavori.

Quindi, poiché per l’approvazione degli interventi che rientrano nel #Superbonus 110% non occorre l’unanimità, si può procedere all’esecuzione delle lavorazioni anche nel caso in cui uno o più condòmini siano contrari.
A questo punto è necessario, però, precisare quanto segue:
• se gli interventi deliberati non intaccano la proprietà del condomino contrario e sono stati approvati con le maggioranze previste ex lege, allora le unità contrarie non potranno in alcun modo contestare e/o opporsi all’esecuzione dei lavori;
• se, invece, la compagine condominiale ha approvato con le maggioranze di cui sopra i lavori, ma questi interventi invadono la sfera privata del condomino contrario, non è più sufficiente la maggioranza ma tali lavorazioni dovranno necessariamente essere approvate all’unanimità dei condomini. Ad esempio, non si può obbligare il condomino contrario a cambiare la sua caldaia con una di ultima generazione